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PENSIERI DI UN AMICO
Viaggio Infinito
Ogni passo è un sogno che sfuma,
ogni respiro un oceano senza riva.
Il cammino non ha fine,
si allunga come il cielo che abbraccia il giorno e la notte.
Ogni stella è un faro lontano,
ogni strada una promessa silenziosa.
Non c’è meta, solo il volo,
senza paura, senza ritorno.
In questo viaggio senza orizzonti,
si perde il tempo, ma si trova l’anima.
Il cammino è la ricerca,
e la ricerca è il viaggio stesso.
Siamo polvere di stelle,
eppure viaggiamo da sempre,
senza sapere dove andiamo,
ma con la certezza che non ci fermeremo mai.
(questo per me è il viaggio infinito)
SASSI
Sassi testimoni di antichi racconti,
scolpiti dal tempo e dalle onde del mare.
Silenziose guardie di storie passate,
che solo il vento sa sussurrare.
Posano sulle rive con grazia e grandezza,
memorie di mondi lontani e sconosciuti.
Segreti sepolti sotto la sabbia dorata,
attendono pazienti di essere scoperti.
Sassi testimoni di amori e battaglie,
di vittorie e sconfitte, di vita e di morte.
Parlano con voce muta al viandante curioso,
che ascolta rapito il loro eterno respiro.
Ogni increspatura, ogni segno inciso,
racconta una storia, un’emozione, un destino.
Sassi testimoni di un tempo che fu,
che restano immutati nel fluire dell’eterno fluire.
Guardiani silenziosi di segreti celati,
sveleranno un giorno la verità nascosta.
Fino ad allora, restano immobili e fieri,
testimoni muti di un passato che mai si cancella.
Erano tempi da “Zingari felici”
ora tutto è cambiato. Gli Zingari felici avevano degli obiettivi, dei nemici dichiarati, aperti e riconoscibili. Non era difficile schierarsi. Oggi c’è nebbia, non sai bene chi sia il nemico, è mistificato, mimetizzato, quasi introvabile. È più difficile usare la musica come mezzo politico.
“Da nulla, quindi, bisogna guardarsi meglio che dal seguire, come fanno le pecore, il gregge che ci cammina davanti, dirigendoci non dove si deve andare, ma dove tutti vanno. E niente ci tira addosso i mali peggiori come l’andar dietro alle chiacchiere della gente, convinti che le cose accettate per generale consenso siano le migliori e che, dal momento che gli esempi che abbiamo sono molti, sia meglio vivere non secondo ragione, ma per imitazione.”
Seneca
Destini Paralleli
Due strade si snodano nel silenzio del mattino,
l’una accanto all’altra, invisibili,
tracciate da scelte e sogni,
ogni passo un segreto,
ogni sguardo un ricordo.
Cammini verso l’orizzonte,
mentre io mi perdo nei dettagli,
le nostre vite si sfiorano,
ma mai si incontrano.
Un filo sottile di somiglianza,
un battito di cuore che risuona.
Tu nella tua realtà,
io nella mia,
due mondi che si intrecciano,
senza mai sovrapporsi.
Le parole non dette,
le emozioni trattenute,
ci osservano da lontano.
Eppure, in questo gioco di distanze,
c’è una connessione profonda,
una comprensione silenziosa,
che trascende il tempo e lo spazio.
Siamo entrambi viaggiatori,
sospesi tra i sogni e la realtà,
destini paralleli,
che danzano nel mistero dell’esistenza.
La Bellezza del Respiro
Il respiro è un battito invisibile,
che danza tra i polmoni e l’eternità,
un sospiro che unisce il silenzio e il suono,
un filo che lega il cuore all’universo.
Ogni inspirazione è un inizio,
ogni espirazione un lasciar andare,
e nel gesto più naturale,
scivola la poesia di ciò che siamo.
Nel respiro c’è la bellezza di un attimo,
la vita che pulsa e poi si fa poesia,
è la terra che entra in noi,
è il cielo che noi portiamo dentro.
Ogni soffio racconta un viaggio,
senza parole, senza confini.
E nell’attimo in cui respiriamo,
tutto ciò che è stato e sarà si fonde,
per un secondo eterno di pura bellezza.
Il respiro ci ricorda che siamo vivi,
che siamo parte di questo miracolo silenzioso,
dove ogni istante, ogni battito,
è poesia che nasce, cresce e scompare.
Un uomo che non dispone di
nessun tempo libero, che per tutta la sua vita, all’infuori delle pause puramente fisiche per dormire e per mangiare e così via, è preso dal suo lavoro, è meno di una bestia da soma. Egli non è che una macchina per la produzione di ricchezza per altri, è fisicamente spezzato e spiritualmente abbrutito. Eppure, tutta la storia dell’industria moderna mostra che il capitale, se non gli vengono posti dei freni, lavora senza scrupoli e senza misericordia per precipitare tutta l’umanità a questo livello della più profonda degradazione.
Karl Marx, Salario, prezzo e profitto
Helen Mirren una volta disse:
“Prima di discutere con qualcuno, chiediti: questa persona è abbastanza matura mentalmente da comprendere il concetto di una prospettiva diversa? Perché se non lo è, allora non ha alcun senso farlo.”
Non ogni discussione merita la tua energia. A volte, per quanto chiaramente tu possa esprimerti, l’altra persona non sta ascoltando per capire, ma solo per rispondere. È bloccata nella propria prospettiva, incapace di considerare un altro punto di vista, e interagire con lei finisce solo per esaurirti.
C’è una grande differenza tra un confronto costruttivo e un dibattito inutile. Una conversazione con qualcuno che è aperto al dialogo, che apprezza la crescita e la comprensione, può essere illuminante—anche se non si è d’accordo. Ma cercare di ragionare con qualcuno che si rifiuta di vedere oltre le proprie convinzioni? È come parlare a un muro. Per quanto tu possa argomentare con logica e verità, questa persona distorcerà, devierà o ignorerà le tue parole. Non perché tu abbia torto, ma perché non è disposta ad accettare un altro punto di vista.
La maturità non sta nel vincere una discussione, ma nel capire quando una discussione non vale la pena di essere portata avanti. È rendersi conto che la tua pace interiore è più preziosa di dimostrare un punto a qualcuno che ha già deciso di non cambiare idea. Non tutte le battaglie devono essere combattute. Non tutte le persone meritano una tua spiegazione.
A volte, la scelta più saggia è andarsene, non perché non hai nulla da dire, ma perché riconosci che alcune persone non sono pronte ad ascoltare. E questo non è un peso che spetta a te portare.
Come determinare quando una conversazione passa da un confronto costruttivo a un dibattito inutile?